Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Anno edizione:2017
Genere: Giallo -Noir
Pagine: 441

Ricciardi sta vivendo una profonda crisi personale, e per di piú non ha per le mani casi interessanti. Cosí, quando la bellissima, altera Bianca di Roccaspina gli chiede di indagare su un omicidio già ufficialmente risolto da mesi, accetta di condurre, per la prima volta, un’indagine non autorizzata. Il commissario viene coinvolto dalla vicenda come mai avrebbe creduto, finendo con il sottovalutare i pericoli che lo circondano: qualcuno lo ha messo nel mirino e aspetta solo che faccia un passo falso.
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Stupendo anche questo ennesimo episodio della saga dedicata al Commissario della Regia Questura di Napoli Luigi Alfredo Ricciardi.
Che dire… la formula continua a funzionare bene e la trama a lungo termine non annoia, anzi, con i suoi continui coup de teatre tiene saldamente in pugno il lettore. Lettore che, a dirla tutta, soffre parecchio nel vedere i protagonisti sempre più sui carboni ardenti.
La serie, con questo romanzo in particolare, sterza sempre di più verso il Noir. L’ombra del fascismo, che nei primi libri si percepisce appena, è sempre più opprimente e pericolosa. Si insinua anche tra i rapporti affettivi e scompiglia parecchio le carte in tavola. Nel microcosmo dei personaggi creati dall’autore napoletano, inoltre, arriva due new entry: due personaggi nuovi, destinati sicuramente a grandi cose nei romanzi successivi.
Panta rei, dicevano i greci. E questo vale anche per Anime di Vetro. Solo che in quest’ultimo lavoro di Maurizio De Giovanni tutto scorre a un ritmo vertiginoso, quasi destabilizzante. E nuove nubi si addensano all’orizzonte per il povero Luigi Alfredo Ricciardi.
L’ambientazione, nei chiaroscuri della Napoli degli anni ’30 , è a dir poco superba. La città e i suoi abitanti, i suoi contrasti, i suoi scorci suggestivi, sono un tutt’uno con la storia.

Consiglio di approfittare della versione audiolibro del testo, prodotta da Emons Edizioni e disponibile sulla piattaforma di ascolto Storytel. La lettura di Paolo Cresta riesce sicuramente a dare una dimensione in più a questo già bellissimo. La sua interpretazione riesce a cesellare magnificamente ogni personaggio e i suoi sentimenti.
L’AUTORE

Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d’inverno, Il purgatorio dell’angelo e Il pianto dell’alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con Buio, Gelo, Cuccioli, Pane, Souvenir, Vuoto, Nozze, Fiori, e Angeli, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all’antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019); per Solferino, Il concerto dei destini fragili (2020). Con Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020). Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato della serie di Mina Settembre Troppo freddo per Settembre (2020) e Una Sirena a Settembe (2021). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali.