Traduttore: Anna Linda Callow
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Anno edizione: 2015
Prima Pubblicazione: 1943
Formato: Tascabile
Genere: Narrativa/Saga familiare
Pagine: 498

Capolavoro dimenticato e riscoperto, il romanzo di Israel Singer è il grandioso e intimo affresco di un’epoca e di un popolo che si snoda attraverso tre generazioni di ebrei e tre Paesi: la Polonia, la Germania e gli Stati Uniti d’America. David, il colto e ostinato capostipite, lascia il piccolo shtetl in Polonia per raggiungere la vivace Berlino di inizio Novecento; lì, suo figlio Georg, brillante medico, raggiunge il vertice del percorso di integrazione sociale e ascesa dei Karnowski, mentre Jegor, il nipote, lacerato dal disprezzo di sé, vive sulla pelle il dramma della doppia appartenenza e capovolge il razzismo che ha obbligato la famiglia a scappare in America.
Ci sono libri destinati a rimanerti dentro per sempre. Questo, almeno per me, è uno di quelli. Si tratta di una saga familiare ricca di fascino, spunti di riflessione e, soprattutto, personaggi indimenticabili: tre generazioni di ebrei che attraversano ottant’anni di storia, fino alla drammatica ascesa dell’ideologia nazista che li priverà dei propri beni materiali e di ogni conquista sociale faticosamente acquisita negli anni precedenti, obbligandoli ad emigrare negli States.
David, Georg, Jegor (nonno, figlio e nipote) sono i tre protagonisti della storia. Ognuno di loro, in gioventù, veste i panni del ribelle e rimette in scena, a modo suo, la parabola del figliol prodigo: David rifiuta l’ebraismo provinciale della Polonia, Georg sposa una gentile, Jegor abbraccia gli ideali nazisti per cancellare la sua ascendenza ebraica.
La storia si snoda in un’escalation di tensione, scandita dagli eventi storici e dalle ingiustizie perpetrate a carico dei componenti della famiglia Karnowski.
I protagonisti vengono risucchiati in una spirale distruttiva e, alla fine, anche la salvezza presenterà un conto altissimo da pagare.
Il finale, aperto ed enigmatico, è un vero capolavoro e lascia senza fiato.
Meravigliosa la versione audiolibro delle Edizioni Emons. Bellissimo scoprire le mille sfaccettature di questi personaggi attraverso la magica interpretazione di Paolo Pierobon che riesce a caratterizzare magistralmente tutti i tratti dei protagonisti.
VERSIONE AUDIOLIBRO
EDIZIONI EMONS AUDIOLIBRI
letto da Paolo Pierobon
Regia Paolo Girella
Durata 17h 56m
Traduzione Anna Linda Callow
Edizione testo 2013, Adelphi Edizioni
Pubblicazione 14 febbraio 2019
L’AUTORE
Israel Joshua Singer (Yisroel Yehoshua Zinger) (Biłgoraj, 30 novembre 1893 – New York, 10 febbraio 1944) è stato uno scrittore polacco, autore yiddish.
Figlio di Pinchas Mendl Zinger, rabbino e autore di commentari rabbinici, e Basheva Zylberman. Fu il fratello dello scrittore, nobel per la letteratura (1978) Isaac Bashevis Singer e della scrittrice Esther Kreitman.
Singer contribuì alla stampa europea in yiddish dal 1916 (riviste come Literarische Bleter e Choliastra di Varsavia o Di nye tsaytdi Kiev). Nel 1918 entrò a far parte del circolo letterario yiddish del Circolo di Kiev, e nel 1921 diventò corrispondente del giornale americano yiddish Vorwärts (“The Jewish Daily Forward”). Dopo molti racconti scrisse il primo romanzo, Acciaio e ferro (tradotto come La fuga di Benjamin Lerner), nel 1927. Nel 1934 emigrò definitivamente negli Stati Uniti pur continuando a scrivere in yiddish e, a volte, traducendosi da solo in inglese. Morì di trombosi a New York nel 1944, a soli 51 anni.
Le sue memorie Da un mondo che non c’è più (tradotte in italiano con il titolo La pecora nera) apparvero postume nel 1946. In Italia, dopo decenni in cui era passato quasi inosservato, ha conosciuto un periodo di riscoperta in seguito alla pubblicazione de La famiglia Karnowski ed al successo riscontrato.