Traduttore:VincenzoMantovani
Genere: Narrativa/Romanzo erotico
Editore:Einaudi
Collana:Supercoralli
Anno edizione: 2003

Da trent’anni, da quando la rivoluzione sessuale ha bussato alla sua porta, il professor David Kepesh tiene fede al suo giuramento: non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno, nell’aula del suo corso di critica letteraria all’università, entra Consuela Castillo, ventiquattrenne di una bellezza conturbante, una ragazza cubana alta e affascinante che scatena il desiderio e la gelosia del maturo professore.
***
Quest’ultimo capitolo della trilogia dedicata all’alterego letterario dell’autore David Kapesh, di cui fanno parte anche i titoli Professore di desiderio e Il seno, mi ha suscitato emozioni contrastanti.
Se da un lato non si può discutere sull’impressionante abilità dialettica del romanziere americano, a mio avviso il più grande scrittore del ‘900, dall’altro emergono parecchie perplessità sui contenuti di un testo pesantemente zavorrato da un ego diventato decisamente troppo ingombrante e dal fardello della senilità.
Già, la senilità. La senilità in questo romanzo, oltre a costituire il labile leitmotiv che tiene insieme la trama, di per sé piuttosto inconsistente, è ovunque: nello stile, nel voyerismo pruriginoso del racconto, nella percezione distorta della sessualità, nella sensazione onnipresente della morte che incombe sui personaggi.
Il tema dell’erotismo si tinge così di nuances grottesche e vagamente deliranti. E proprio questo è stato il mio problema con quest’opera: la sospensione dell’incredulità, conditio sine qua non perchè il rapporto tra autore e lettore funzioni, è venuta meno.
Di questo romanzo breve esiste una versione audiolibro edita dalle edizioni Emons. A prestare la voce a David Kapesh, protagonista della storia di Philiph Roth, è il bravissimo Fabrizio Bentivoglio. La sua interpretazione, intensissima, incarna perfettamente il mood del testo. Questo romanzo è disponibile anche sulla piattaforma di ascolto Storytel.

L’animale morente
di Philip Roth
letto da Fabrizio Bentivoglio
Regia Valia Santella
Durata 4h 40m
Versione audiolibro integrale
Traduzione Vincenzo Mantovani
Pubblicazione 29 ottobre 2020
ISBN 9788869865855
***
L’AUTORE

Philip Roth (Newark 1933 – Manhattan 2018) è stato uno scrittore statunitense. Figlio di ebrei piccolo-borghesi rigorosamente osservanti, ha fatto oggetto della sua narrativa la condizione ebraica, proiettata nel contesto urbano dell’America dell’opulenza. I suoi personaggi appaiono vanamente tesi a liberarsi delle memorie etniche e familiari per immergersi nell’oblio dell’attualità americana: di qui la violenta carica comica, ironica o grottesca, che investe anche le loro angosce.
Dopo un primo, felice romanzo breve, Addio, Columbus (1959), e i meno incisivi Lasciarsi andare (1962) e Quando Lucy era buona (1967), Roth ha ottenuto la celebrità con Lamento di Portnoy (1969).
Dopo Il grande romanzo americano (1973, riedito in Italia da Einaudi nel 2014), attacco al mito del baseball, in Professore di desiderio (1978) e Lo scrittore fantasma (1979) Roth è tornato al tema dell’erotismo.
Con Pastorale americana (1997, con cui vince il Premio Pulitzer), Ho sposato un comunista (1998) e Il complotto contro l’America (2004), romanzi che hanno suscitato accesi dibattiti, Roth passa dall’allegoria alla cronaca letteraria della storia nazionale. L’animale morente (2001) – in cui torna Kepesh, protagonista di Professore di desiderio –, La macchia umana (2000, trasposto in film da Benton nel 2003) e Everyman (2007) sono riflessioni più intimiste che, attraverso l’osservazione del corpo e del suo implacabile deterioramento, svolgono la metafora dell’ineluttibilità del destino e dello scorrere rapido del tempo.
Tra i suoi ultimi libri: Il fantasma esce di scena (2007), Indignazione (2008), L’umiliazione (2009), La controvita (2010), Nemesi (2011), La mia vita di uomo (1974; nuova traduzione Einaudi 2011).
Lo stesso Einaudi (il suo editore di riferimento italiano) ha pubblicato anche I fatti. Autobiografia di un romanziere (2013).
Philip Roth è stato tra i favoriti per l’assegnazione del Nobel per la Letteratura.